Il viaggio alla scoperta delle eccellenze Made in Italy tocca la Sardegna. Una terra antica e incontaminata. Un micro-continente dall’incredibile posizione geografica, che supporta i produttori nella coltivazione di eccellenze rare. Come nel caso del carciofo spinoso: l’iscatzofa, come lo chiamano in provincia di Sassari. Un concentrato di sapore, racchiuso in uno scrigno spinato dalle sfumature di un bel verde intenso. Un’eccellenza di origine protetta che conserva, nel proprio cuore, l’aroma dolce-amaro di quest’isola.
Coltivato sin dai tempi antichi, Il carciofo sardo rappresenta una preziosa fonte di potassio, ferro e fibre. Richiede un’accurata pulizia ma, grazie alla consistenza carnosa e alla spiccata versatilità, viene comunque scelto per preparare antipasti, primi e secondi piatti.
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I Protagonisti
Lo spinoso sardo nasce su un’isola in cui montagne, pianure e corsi d’acqua si alternano a coste rocciose e lunghe spiagge sabbiose. Non è un ortaggio facile. Per produrlo bene servono passione e strategia. Come rimarcano Giancarlo Matta e Mariano Desogus, rispettivamente Presidente e Responsabile Commerciale della Cooperativa Villasor.
Mentre Carlo Cherchi e Roberto Luciano, del Consorzio di Tutela, sottolineano l’importanza dell’aggregazione tra produttori, per una commercializzazione di successo.
I maestri del Made in Italy
Prime linee della Cooperativa Villasor, una delle…
Direttore del Consorzio di Tutela dello Spinoso…
Responsabile Amministrativo del Consorzio, fin…