L’ultima tappa del nostro viaggio nel Sud Italia coinvolge la regione Lazio e, in particolare, la zona litoranea della capitale. Dove clima mite e terreno sabbioso e ben drenato generano le condizioni ideali per una produzione che si evolve, ormai, da oltre 70 anni. Parliamo della carota di Maccarese: un prodotto apprezzato ed esportato in tutta Europa.
Colore arancione acceso e profumo intenso.
Forma regolare e proprietà organolettiche uniche. Ecco le principali qualità che rendono questo ortaggio una vera e propria eccellenza. Che, con due cicli colturali l’anno, consente una discreta redditività al coltivatore, a prescindere dai capricci del tempo.
Guarda la fotogallery!
I Protagonisti
I principali produttori di carota di Maccarese sono famiglie di imprenditori agricoli che raccolgono dai propri avi un’eredità importante. Perché, come dichiarano Giuseppe e Marco Freschi “Per noi, l’agricoltura è un affare di famiglia”. A far crescere le carote belle, buone e sane contribuiscono, ovviamente, anche i Rivenditori di soluzioni per l’agricoltura. Come nel caso di Olindo Rampin. Punto di riferimento anche per l’azienda dei Fratelli Salvalaio.
I maestri del Made in Italy
Padre e figlio: due imprenditori che condividono…
Coltivatore e Responsabile del Consorzio dei…
Cootitolare di un'azienda agricola storica, che…
Rappresentanti BASF
A lavorare per il successo della signora in arancio concorrono anche i colleghi BASF attivi sul territorio. Professionisti preparati ed appassionati che lavorano in collaborazione con i partner commerciali, i tecnici agronomi e i rappresentanti della grande distribuzione organizzata, oltre che con le aziende agricola. Giovanni Zippo e Gaetano Garigliano combinano l’innovazione con l’approccio pratico supportando gli agricoltori romani a coltivare questa eccellenza made in Lazio, ormai riconosciuta ed apprezzata a livello Europeo.
Questo affascinante viaggio non avrebbe potuto essere narrato senza l’insostituibile apporto dei protagonisti. Che hanno raccontato, con passione ed orgoglio, la propria storia. Ringraziamo