Mario Anfossi e Paolo Grossi

Protagonisti indiscussi della produzione di un ottimo basilico semilavorato per il pesto

Mario Anfossi (nipote del fondatore dell’Azienda Agraria)

Noi coltiviamo basilico da taglio, destinato alla trasformazione industriale. Grazie all’innovazione sostenibile, oggi è possibile produrlo su larga scala, in maniera continuativa e controllata.

Noi partiamo dalla materia prima fresca, per produrre una base semilavorata. Che si può surgelare e che, a sua volta, viene ulteriormente raffinata, fino ad ottenere un ottimo pesto alla genovese. Grazie a questo protocollo, manteniamo inalterate le caratteristiche proprie di questa pianta aromatica ossia colore, profumo e gusto. Senza contare che, essendo tutto il processo meccanizzato, si possono agevolmente produrre e poi esportare tonnellate di semilavorato, in tutto il mondo.

Noi lavoriamo molto in Europa, con Inghilterra, Germania e Danimarca, come mercati principali. Da quando poi, un noto imprenditore veronese ha aperto un'azienda che produce pesto negli Stati Uniti partendo, proprio, dalla nostra base semilavorata, anche il mercato americano ha assunto un’importanza notevole. All’inizio c’è stata

Carrea qualche difficoltà a far capire il concetto di DOP ma, una volta che il pesto italiano è arrivato sugli scaffali d’oltreoceano, ha avuto un successo talmente elevato che, nel giro di due anni, è stato necessario duplicare tutta l’infrastruttura produttiva.

Paolo Grossi (amico e socio di Mario)

Oggi, il pesto rappresenta il secondo sugo pronto più venduto al mondo. Viene utilizzato in ospedali, caserme, catering, scuole. Ecco perché il basilico sta diventando una coltivazione molto interessante, anche in termini di superfici. Benché si tratti di una coltura che ha bisogno di cure costanti perché, nell’ultimo decennio, è diventata suscettibile ai temibili attacchi di peronospora.

Noi impieghiamo i fungicidi autorizzati, ma cerchiamo anche trattamenti complementari. Infatti, oltre alle molecole di sintesi che costituiscono gli agrofarmaci, applichiamo anche concimi che inducano resistenza. Insomma, cerchiamo di ottenere un raccolto sano e sicuro, razionalizzando l'impatto della chimica sulla pianta. Per rimanere informati sulle novità usiamo internet, visitiamo fiere, partecipiamo a congressi, convegni, meeting, parliamo con altri produttori, curiosiamo qua e là. In agricoltura ognuno ha bisogni individuali e spesso differenti.

Si cerca di copiare da chi ha più esperienza ma sempre adattando la soluzione alla propria realtà.

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