Antracnosi del Pisello [Didymella pisi]

PARTI ATTACCATE E SINTOMATOLOGIA

Costituisce la più importante malattia che colpisce il pisello manifestandosi su foglie, baccelli e stipole, meno frequentemente sul fusto e sui fiori.

Ascochita pisi determina la comparsa di macchie circolari di forma ovale od allungata, di colore bianco-grigiastro con bordo bruno rossastro. Nell’ambito di queste macchie si differenziano elementi puntiformi di colore nero (picnidi) che rilasciano picnoconidi destinati a diffondersi nell’ambiente circostante per poi avviare nuove infezioni.

Ascochyta pinodes determina la comparsa di macchie puntiformi che poi si allargano fino al diametro di circa 1 cm, rimanendo contornate da un bordo bruno-rossastro.

BIOLOGIA ED EPIDEMIOLOGIA

La malattia colpisce le piante in ogni fase del loro sviluppo, manifestandosi nei mesi primaverili soprattutto nelle colture seminate in autunno, in seguito ad un decorso stagionale freddo e umido.

Le infezioni avvengono soprattutto tramite i picnoconidi (elementi di propagazione agamica), veicolati dal vento, dalla pioggia e da alcuni insetti (sitone in particolare).

Di Ascochyta pinodes è conosciuta anche la forma sessuata di Mycosphaerella pinodes, rappresentata da caratteristici periteci ostiolati muniti di una sorta di becco.

La conservazione dei patogeni avviene per mezzo dei picnoconidi rilasciati dai resti di colture precedenti di pisello, nonché presenti su seme infetto, meno frequentemente tramite periteci differenziatisi sui resti colturali.

DIFESA

Ricorrere a rotazioni della coltura con turni di 3-4 anni.

Utilizzare seme sano o conciato.

Intervenire nelle prime fasi vegetative della coltura.

A fine ciclo interrare i resti colturali con una profonda lavorazione.

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