Marciume nero o Black Rot [Melanconium fuligineum]
SINTOMATOLOGIA
Trattasi di una malattia presente in Liguria (nella zona delle Cinque Terre), nel Friuli-Venezia Giulia, nel Veneto e in Piemonte. Maggiormente suscettibili risultano le varietà Bosco, Regina, Pinot grigio, Pinot bianco, Tocai, Riesling renano e Refosco.
La malattia colpisce fogli, germogli, rachide dei grappoli e acini. E’ tuttavia sulle foglie che si manifesta con maggiore frequenza. Su queste determina la comparsa di macchie tendenzialmente rotondeggianti di colore rossastro con bordo bruno, che si ampliano fino a 2-3 cm di diametro.
Nell’ambito delle suddette si notano piccoli elementi puntiformi (picnidi) di colore nero lucente, tendenzialmente disposti in cerchi concentrici. Sui germogli e sul rachide forma tacche necrotiche allungate di colore biancastro nell’ambito delle quali si differenziano elementi puntiformi nero lucenti. Gli acini colpiti avvizziscono e, su quelli sviluppati compaiono macchie livide, paragonabili a scottature.
BIOLOGIA ED EPIDEMIOLOGIA
Il fungo sopravvive sotto la forma ascofora di Guignardia bidwellii, rappresentata da periteci, che si formano sulle foglie, sui tralci, sui grappoli rimasti sulla pianta e sugli acini caduti a terra.
I conidi liberati dai picnidi formatisi nell’annata precedente, raramente sono in grado di assicurare la perpetuazione del patogeno.
Le infezioni primarie avvengono ad opera delle ascospore liberate dai periteci che si formano nel corso dell’inverno. Queste germinano ed originano un micelio che perfora la cuticola delle foglie. L’incubazione dura 1-4 settimane, al termine della quale compaiono le macchie fogliari nell’ambito delle quali compaiono le fruttificazioni picnidiche. Queste liberano picnidioconidi responsabili delle infezioni fogliari che riguardano foglie, tralci, rachide dei grappoli e acini. Lo sviluppo delle infezioni è favorito nei vigneti precedentemente colpiti dalla malattia. Le infezioni conidiche, con temperature ottimali intorno ai 25-26 °C, avvengono in seguito a 6 ore di bagnatura fogliare, mentre a 10 °C e a 32 °C sono necessarie, rispettivamente, 24 e 10 ore.
DIFESA
Per abbassare il potenziale d’inoculo è utile la raccolta e la distruzione delle prime foglie ammalate e, successivamente, dei grappoli colpiti. Ove si opera la vendemmia meccanica è opportuno che l’operazione sulle viti colpite avvenga dopo quella effettuata sulle viti sane.
Nei vigneti colpiti nell’annata precedente è opportuno privilegiare, per gli interventi peronosporici di inizio stagione, l’impiego di CABRIO TOP (dose d’impiego kg 2/ha; max 3 trattamenti per stagione) per poi proseguire con l’impiego di sali di rame.