Ramularia dell'Orzo [Ramularia collo-cygni]

SINTOMATOLOGIA

La malattia si manifesta sulle foglie con la comparsa di una moltitudine di piccole macchie brune, circondate da un alone clorotico di forma subrettangolare, comprese fra le nervature longitudinali, della grandezza di 1-2 millimetri, con conseguente disseccamento del lembo a partire dall’apice del lembo.

BIOLOGIA ED EPIDEMIOLOGIA

Il patogeno, attacca l’orzo e la gramigna (Elymus repens = Elytrigia repens= Agropyron repens). Originariamente conosciuto come Ophiocladium hordei, quindi noto come Ovularia hordei, fu poi trasferito nel genere Ramularia con il nome Ramularia collo-cygni. Il nome gli è valso per la caratteristica forma a collo di cigno dei conidiofori, portanti alla loro sommità un conidio di forma ovoidale con superficie spinosa, lungo 10-13 µm. Le infezioni primarie avvengono in autunno, in concomitanza di giornate calde, probabilmente ad opera dei conidi formatisi sulla gramigna, presenti sui semi contaminati e tramite picnoconidi rilasciati dai picnidi formatisi sulle paglie, anche se sulle stesse il fungo non si comporta come saprofita. Esse interessano dapprima le foglie più vecchie per poi estendersi a quelle più giovani.

Le infezioni secondarie avvengono soprattutto solo dopo spigatura, tramite conidi trasportati dal vento anche a considerevoli distanze. Dopo la loro germinazione il patogeno penetra attraverso gli stomi e sviluppa un micelio intercellulare, portando alla comparsa delle macchie che rimangono confinate entro le nervature longitudinali, distinguendosi pertanto da quelle causate dalla maculatura bruna (Pyrenophora teres f.sp. maculata).

DIFESA

Per il contenimento della malattia sono importanti provvedimenti agronomici come la soppressione della gramigna eventualmente presente sui bordi degli appezzamenti e l’eliminazione delle paglie infette.

Inizio