Elmintosporiosi [Pyrenophora teres]

SINTOMATOLOGIA

La malattia colpisce l’orzo, interessando le foglie e le guaine, raramente la spiga. Sulle foglie porta alla comparsa di macchie irregolari di colore marrone con reticolature, racchiudenti aree di colore più scuro, oppure si manifesta con macchie rotondeggianti od ellittiche di colore marrone scuro con bordo clorotico che si estendono oltre le nervature longitudinali.

BIOLOGIA ED EPIDEMIOLOGIA

Pyrenofora teres è la forma anamorfica di Drechslera teres. Della suddetta sono presenti P. teres f.sp. teres e P. teres f.sp. maculata. La prima porta alla comparsa delle caratteristiche macchie marrone scuro con reticolature, mentre la seconda forma macchie rotondeggianti od ellittiche di colore marrone scuro con bordo clorotico. Le macchie di Pyrenophora teres f.sp. maculata oltrepassano le nervature longitudinali, distinguendosi pertanto da quelle di Ramularia collo-cygni che rimangono invece confinate entro le nervature. Il fungo è caratterizzato da conidi di colore verde oliva scuro forma cilindrica, forniti di 1-11 pseudosetti e di due cellule apicali arrotondate.

Il patogeno si conserva sui residui colturali infetti per un paio di anni con clamidospore (porzioni apicali o intercalari del micelio trasformate in corpi con parete consistente), nonché con conidi aderenti alla piumetta dei semi e con micelio quiescente localizzato negli strati superficiali del pericarpo. La forma perfetta Drechslera teres, rappresentata da pseudoteci, è poco comune in quanto il patogeno è conosciuto nella sua forma anamorfica di Pyrenophora teres. Conidi e micelio sui semi infetti originano precoci infezioni autunnali che interessano i germinelli e le plantule, ma quelle più importanti sono le infezioni che avvengono alla fine dell’inverno o in primavera. I conidi si formano con valori termici intorno ai 20 °C e germinano con temperature di 3-31 °C. Con temperature ottimali di 18-20 °C la germinazione degli stessi avviene in appena 3-4 giorni.

Fattori favorevoli allo sviluppo della malattia sono la monosuccessione colturale o le rotazioni troppo strette, l’impiego di seme infetto e non conciato, le semine tardive e troppo profonde, l’eccessiva densità di semina e le elevate concimazioni azotate.

DIFESA

Ricorrere ad ampie rotazioni. Realizzare semine in epoca ottimale e non profonde per consentire la rapida germinazione de semi.

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