Seccume Dei Rami Nectria [Nectria cinnabarina]


A differenza di Nectria galligena, responsabile di gravi e diffusi cancri e disseccamenti su rami di melo e pero, N. cinnabarinaè un micete a debole patogenicità in grado di inse-diarsi solo su tessuti legnosi debilitati o già interessati da alte-razioni, sia di origine parassitaria che fisiologica.
Questo mi-cete si ritrova con una certa frequenza sia su pomacee che su numerose altre piante arboree e arbustive di interesse agrario e ornamentale. I sintomi caratteristici dell’alterazione sono rap-presentati, oltre che dal disseccamento o da piccole lesioni cancerose dei rami, centrate per lo più in corrispondenza delle gemme, dalla presenza sui tessuti colpiti di sporodochi di co-lore variabile dal giallo al rossastro, erompenti dai tessuti cor-ticali disseccati, da cui il nome iniziale di «maculatura coralli-na» attribuito a questa malattia.
Le infezioni progrediscono in genere lentamente e il ramo colpito tende a sopravvivere an-che per lungo tempo prima di disseccare completamente. In corrispondenza dell’area infetta si possono formare, oltre agli sporodochi con relativi conidiofori e conidi, anche i periteci della forma ascofora i quali si presentano globosi e granulari, di colore rosso contenenti numerosi aschi clavati con otto ascospore bicellulari, ialine, di 12-20 × 4-6 micron.
Le infe-zioni prendono avvio solitamente in primavera ad opera sia dei conidi che delle ascospore diffuse nell’ambiente per mez-zo del vento e della pioggia e, una volta giunte a contatto della pianta, germinano e riescono ad insediarsi nel tessuto cortica-le solo in presenza di lesioni. Per contenere la diffusione di questa micopatia l’unica misura raccomandata è rappresenta-ta dall’asportazione dei rami disseccati.