Entomosporiosi [Diplocarpon maculatum]

SINTOMATOLOGIA

Questa malattia interessa quasi esclusivamente il cotogno, pur essendo in grado di colpire anche altre pomacee (pero, melo, nespolo del Giappone,).
Essa si manifesta inizialmente in primavera sulle foglie, sulle quali compaiono numerose piccole e numerose macchie rotondeggianti di colore bruno-rossastro, contornate da un alone clorotico. Le parti colpite disseccano. Nell’ambito delle suddette macchie si differenziano le fruttificazioni agamiche (acervuli) del micete, sotto forma di piccoli ammassi crostosi di colore nerastro che rilasciano conidi che assicurano la diffusione delle infezioni.

I sintomi sui rametti non lignificati sono poco frequenti, sui quali compaiono tacche brune che si evolvono in piccoli cancri. Più comuni sono i sintomi sui frutti già sviluppati, soprattutto sul finire dell’estate o all’inizio dell’autunno, sui quali compaiono numerose e piccole macchie depresse di colore nero vellutato.

BIOLOGIA ED EPIDEMIOLOGIA

Di questo agente patogeno è frequente la forma agamica di Entomosporium maculatum, con conidi di foggia particolare, costituiti da una cellula superiore fornita di una lunga setola e da altre due cellule inferiori, più piccole ed anch’esse ciliate.

Del patogeno è conosciuta anche la forma sessuata (Fabraea maculata), con apoteci (fruttificazioni a forma di coppa) contenenti aschi, ciascuno dei quali libera 8 ascospore.

La sopravvivenza in inverno avviene sotto forma di micelio nelle foglie cadute a terra o nelle lesioni dei rami. A volte può perpetuarsi anche nella forma sessuata di Fabraea maculata.

La diffusione della malattia avviene principalmente tramite i conidi che si differenziano durante i periodi umidi. Le infezioni sono favorite da un decorso stagionale umido e piovoso.

DIFESA

Il trattamento con preparati rameici effettuato alla caduta delle foglie riesce ad agire nei confronti del micelio svernante sui rami.

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